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La Relazione Perfetta – 28 giorni di viaggio verso l’amore 🇮🇹

Il Libro

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Giorno 6 – Cos’è questo?

 

Il mondo che abbiamo creato è il prodotto del nostro pensiero e dunque non può cambiare se prima non modifichiamo il nostro modo di pensare.

Albert Einstein

 

Quando ho concretizzato l’idea di questo libro, mi sono proposta di scrivere un capitolo al giorno, in modo da poter andare avanti nel tuo stesso ritmo attraverso tutti i tuoi cambiamenti. Quello che ti dico di fare ogni giorno, lo faccio anch’io. La mattina mi sveglio piena di gioia nel vedere che sono mattutina, sapendo che tutti stanno ancora dormendo e posso ritirarmi nel mio angolo tranquilla per fare la mia già tanto cara routine. Attraverso la mia perseveranza ho ispirato e motivato la famiglia, gli amici, le conoscenze, i clienti, anche persone che non conosco personalmente – ne parlo perché ho ricevuto messaggi di ringraziamento da persone che non conoscevo prima. Se la mia routine ora contiene molti elementi, l’ho iniziata con il primo passo, quello di concedermi 5 minuti al giorno. Il secondo passo è stato quello di essere costante, giorno per giorno ritornare a me stessa, con pazienza e calore, gradualmente, con sempre più apprezzamento e infine con amore. Non importa quanto sei impegnata a casa o al lavoro, tu meriti di offrire a te stessa 5 minuti ogni giorno.

Oggi parleremo del recupero del tuo potere. Per poter cambiare le convinzioni che hanno dettato la tua vita finora, possiamo usare vari mezzi. Voglio incoraggiarti e rassicurarti che c’è una varietà di modi e strumenti per avere successo. Le persone che hanno ideato metodi curativi di cui hanno registrato il nome dicono al pubblico che il loro metodo è il migliore che ci sia e che garantiscono il successo nei vari ambiti trattati. 

Anche se ho testato tali metodi e confermo il loro successo, ero curiosa di scoprire altri metodi di guarigione. Ho scoperto che alcuni risuonano con un tipo di terapia, altri con un altro. Ho visto situazioni in cui una persona non ha risuonato con un terapeuta, ma ha risuonato con un altro praticante della stessa tecnica terapeutica. Ho capito che ogni terapia avvantaggia le persone che ne hanno bisogno. Se in caso di problemi di salute siamo abituati ad andare da diversi medici per verificare una diagnosi e ottenere il miglior trattamento, nel caso della guarigione emotiva è utile trovare i terapeuti con i quali risuoniamo meglio e lasciarci guidare nel viaggio di guarigione.

Se hai testato i benefici di una terapia con qualcuno con cui non eri in sintonia, potresti non aver beneficiato dei risultati della terapia e concludere che la terapia non è buona. Sei delusa, avevi altre aspettative e molte raccomandazioni. Delusione, che bella parola! Nei webinar di introduzione per i moduli di programmazione neurolinguistica (dall’inglese NLP – Neuro Linguistic Programming) l’attenzione è rivolta alle parole: illusione e delusione. De-lusione, sebbene in altre lingue non sia costruito in modo simile, in italiano è un gioco di parole molto piacevole. Tu ti il-ludi (solo io so quante volte l’ho fatto in passato), e ad un certo punto, una persona arriva e ti de-lude. Ti fa uscire dalla tua illusione. Consideriamo questo esempio: ti illudi che tuo marito ti prepari la cena per quando arrivi a casa, e quando aprì la porta della cucina scopri con de-lusione che non ha nemmeno lavato i piatti della colazione, che dire della preparazione della cena! Ecco com’è con questa illusione, alle donne piace fare tutti i tipi di scenari su tutto ciò che i loro partner devono fare, hanno un elenco completo dei compiti degli uomini. Tuttavia, loro non sanno nemmeno che esiste un elenco del genere. Le donne sono sempre deluse perché gli uomini non conoscono tutti i compiti che hanno e quindi non li portano a termine.Aft2SDzA0evSs2l2W

Mi piace quando ci mettiamo a chiacchierare, ma è tempo di tornare al nostro viaggio. Per favore, trova questo oggetto in casa tua, tienilo in mano e continua questa discussione con me.

Cos’è questo? Sicuramente mi risponderai “è una matita“. Ora, presumo che tu abbia una matita in mano e un cucciolo venga da te e tu gli mostri questo oggetto. Cosa ne farà il cucciolo?

Pensi che lo morderà? Perfetto! In questo caso, secondo te, questo cucciolo vede questo oggetto come una matita / strumento di scrittura?

“No, di certo non la vede come una matita, credo che la veda come un giocattolo”. Forse hai veramente un cane che è felicissimo ogni volta che vede una penna o una matita a portata di mano.

Sei d’accordo con me che tu vedi una matita e il cucciolo vede un giocattolo da masticare? “Categorico!”

Andiamo avanti, chi ha ragione? Tu o il cucciolo?

“Penso che entrambi abbiamo ragione?!”

Si, perfetto! Avete ragione entrambi. Tu puoi usare la matita per scrivere e il cucciolo può usarla come giocattolo da masticare. Sono felice che finora ci siamo capite perfettamente. Vediamo cosa succede dopo.

Ora supponiamo che metti la matita sulla scrivania, porti con te il cucciolo e chiudi la porta con la chiave. Nessuno rimane in ufficio, né uomo, né animale. In quel momento, quando la stanza è vuota, cos’è questo oggetto: una matita o un giocattolo da masticare?

Qui spero di averti fatto riflettere. Dopo un po’ di riflessione mi rispondi: “Beh, immagino che non sia né l’uno né l’altro. È… niente.”

In effetti, hai ragione! Non è niente! Potrebbe essere qualsiasi cosa, ma senza nessuno nella stanza, non è proprio niente. Questo è il concetto della vacuità delle cose.

Ma cosa succede quando apri la porta e rivedi l’oggetto sulla scrivania? Cosa diventa ora questo oggetto?

“Diventa di nuovo una matita.”

Perfetto, e se il cucciolo entra in ufficio al posto tuo, cosa diventa questo oggetto allora?

“In questo caso è un giocattolo da masticare.”

Mi piace come sta andando la nostra conversazione stamattina, quindi voglio approfondire. Cosa succede con questo oggetto se tu e il cucciolo entrate entrambi in ufficio insieme nello stesso momento?

“Ebbene, in questo caso l’oggetto sulla scrivania diventa sia una matita che un giocattolo.”

Possiamo dire che ci sono due realtà che si proiettano nella stanza contemporaneamente? Non è che la tua realtà stia cacciando la realtà del cucciolo fuori dall’ufficio. Ho ragione?

“Sai già di avere ragione.”

Grande! Veniamo ora alla domanda chiave: Se questa matita diventa una matita solo quando entri nella stanza, allora la matita viene da lei o viene da te, dalla tua mente?

“Bene, se questa matita diventa una matita solo quando entro nella stanza, allora deve venire da me, dalla mia mente.”

 

Espandiamo la discussione che abbiamo appena avuto. La matita è un simbolo. È la scorciatoia per imparare ad avere la vita che desideri. Questa matita ti aiuta ad assumerti la responsabilità di ciò che accade nella tua vita. Fermati! Non te lo sto dicendo per farti sentire in colpa. Il tuo pensiero e le tue convinzioni ti hanno portato a fare determinate scelte nella vita. Non incolpare te stessa per gli errori fatti finora. Non cambierai nulla in meglio se ti incolpi per le tue scelte. Non cambierai le cose in meglio, non cancellerai il passato e non trasformerai i tuoi ricordi in qualcosa di bello. La nostra precedente conversazione sulla comprensione della vacuità è solo il primo passo per assumere la responsabilità. 

In questo momento voglio che tu sappia che ho due notizie per te: una buona e una meno buona. Quale vuoi scoprire per prima? La cattiva notizia è che sei responsabile al 100% di tutto ciò che accade nella tua vita. La buona notizia è che sei responsabile al 100% di tutto ciò che accade nella tua vita. Sono parole belle, potenti, ma, senza una spiegazione profonda, rimani con loro e con la frustrazione “ma io perché non riesco ad ottenere ciò che voglio?”

Hai appena scoperto questa spiegazione della vacuità e alzi la mano per fare un’obiezione, pertinente per altro. “È normale che io veda una matita ed il cucciolo veda un giocattolo! Chi ha mai visto un cane scrivere?!” Ti incoraggio a portare con te la matita d’ora in poi e a ricordare la nostra conversazione in ogni situazione difficile.

Cambiamo per un momento l’argomento della nostra discussione. Guarda la matita ma questa volta immagina di guardare tuo marito, puoi persino prendere una foto di tuo marito. Se non hai un partner, scegli una persona a cui non piaci, che ti fa perdere la testa facilmente. Mentre la analizzi, osserva attentamente tutto ciò che provi per questa persona. Cosa ne pensi, c’è almeno una persona che non la vede come te? Questa persona ha qualcuno nella sua vita che la ama, la apprezza, forse la ammira? Se la tua percezione di questa persona provenisse da lei, allora tutti gli altri dovrebbero vederla esattamente come te. Ciò che vediamo negli altri viene da noi. Qualunque cosa ci infastidisca degli altri ha a che fare con noi. Proprio come una matita viene dalla tua mente, le qualità della persona che hai di fronte vengono da te.

Ti avevo avvertita che questo viaggio verso l’amore inizia con la tua guarigione. Questo passaggio è essenziale e necessario per vedere la tua relazione trasformarsi in ciò che hai descritto il primo giorno nel tuo diario.

Ho un’altra domanda sulla matita che tieni in mano. Se questa matita venisse da te, cosa succederebbe se facessi delle affermazioni positive con il pensiero di trasformarla in una banconota da 100€? Le affermazioni positive hanno lo scopo di creare la realtà che stai affermando. Ho detto che quello che vedi viene da te. Perché le affermazioni positive non funzionano? Cos’è successo? Perché ti ho dimostrato che ciò che vedi nella tua realtà viene da te, quando in realtà non hai alcun controllo sulla tua realtà?

Sì, la tua realtà è creata da te. Il fatto che non sei riuscita a trasformare la matita in una banconota o in un diamante attraverso il potere del pensiero ti mostra che sebbene la realtà provenga da te, tu sei costretta a percepire questa realtà come la percepisci ora. E la realtà che percepisci ora è costretta da qualcosa, e quel qualcosa è un seme della tua mente. Quando hai lasciato la matita nell’ufficio vuoto è diventata niente, un potenziale infinito che avrà un’etichetta, un significato solo quando ci sarà un osservatore. Quando apri la porta dell’ufficio, affinché tu possa vedere la matita ci dev’essere un seme piantato nella tua mente in passato che si apra e proietti una matita sullo schermo della tua mente. Questa minuscola immagine nella tua mente corrisponde alla matita che vedi fisicamente davanti a te.

Proprio come sei costretta a vedere una matita a causa dei semi mentali, così sei costretta a percepire le persone e le cose intorno a te a causa dei semi nella tua mente. La casa in cui vivi, l’intera città, la persona seduta accanto a te, il tuo marito, il tuo capo, tua madre, i tuoi amici, vengono tutti da te, dalla tua mente. Anch’io, scrivendo queste righe affinché tu le legga, vengo da te, dalla tua mente. Questo libro è stato scritto perché tu avevi i semi mentali per leggerlo.

Mi piace molto pensare all’agricoltura quando spiego i semi mentali. Mi piace immaginare di avere un giardino mentale che è stato selvaggio. Ho scoperto questo termine di semi mentali e ho iniziato a ripulire: strappare erbacce, piantare semi, curare i semi e ammirare il frutto dei semi piantati. La bellezza di paragonare il giardinaggio mentale all’agricoltura classica consiste nella facilità con cui si possono spiegare le regole di base:

1. Quando pianti un seme gli dai il tempo di dare i suoi frutti, non puoi estrarre un seme di carota dal terreno, volendo vederlo crescere e aspettarti che continui a crescere. Non importa quanti cambiamenti genetici subisca una pianta, non crescerà all’istante.

2. I semi mentali crescono 10000 volte più velocemente dei semi agricoli. Se una ghianda di pochi grammi cresce in una quercia di diverse tonnellate, immagina come un bacio, un sorriso, un momento di attenzione possono trasformarsi. Lo stesso vale per un insulto, per la rabbia, per uno schiaffo, per la critica, l’invidia e tanti altri.

3. Un’altra cosa preziosa appresa dall’agricoltura attira la tua attenzione sul fatto che non puoi far crescere un cetriolo da un seme di pomodoro. Se il tuo partner fa qualcosa che non ti piace, smettila di criticarlo. Se qualcosa non ti piace, hai sicuramente piantato il seme per il frutto che raccogli.

4. I semi mentali non riguardano solo te, solo la tua persona, quello che fanno le persone che tu vedi sono il frutto dei semi che hai piantato. Quando accetti la tua responsabilità a un tale livello, vedrai trasformarsi la tua vita, la vita dei tuoi cari, persino la situazione del paese in cui vivi.

5. Sempre nei libri motivazionali ho imparato che le cose su cui focalizzi la tua attenzione persistono. Tornando al tuo giardino mentale, quando ricordi ancora e ancora tutte le cose negative, tutte le critiche, pianti di nuovo semi identici a quelli originali, e questi semi si comportano come erbacce – non c’è nemmeno bisogno di annaffiarle, si espandono e trovano la possibilità di moltiplicarsi anche nelle condizioni più sfavorevoli.

6. Per avere un bel giardino bisogna sempre stare attenta alle erbacce, piantare i semi e coltivare i fiori che sono spuntati.

Come risultato della nostra discussione di oggi, senza giudicare o criticare te stessa, osserva le tue convinzioni e come hai permesso loro di influenzare le tue decisioni. Da oggi presta attenzione ai tuoi pensieri, alle tue parole e alle tue azioni e quindi, piantando i semi per ciò che vuoi, la tua realtà cambierà. Pensa all’ultima volta che sei stata cattiva con qualcuno, forse solo un pensiero, qualcosa di minore, e ora capisci perché hai avuto quella dispute con il tuo partner, apparentemente senza motivo, perché non gli avevi fatto niente di male, e davvero non capivi perché, ancora una volta, stavate litigando per niente.

 

 

Gli esercizi del giorno 6:

□ Tutte le volte che ne hai l’opportunità durante la giornata, ripeti il mantra Ho’oponopono: TI AMO. MI DISPIACE. PERDONAMI, TI PREGO. GRAZIE.

□ Porta con te una matita e per tutto il giorno tienila in mano e ricorda a te stessa i semi, sia che tu abbia una giornata piena di eventi positivi o una giornata piena di sfide.

□ Scrivi almeno 10 motivi di gratitudine per il tuo partner e/o 10 motivi di gratitudine per le persone con cui hai interagito oggi o in passato, scrivendo almeno un motivo di gratitudine per ogni persona.

Rileggi l’intenzione stabilita il primo giorno affinché ogni giorno tu possa ricordare quale fosse l’obiettivo per questi 28 giorni; scorri visivamente gli elenchi di benefici e dolori.

Sfida del giorno:

Pensa dal punto di vista della matita a un evento di oggi. Cosa c’è di diverso dalla tua normale reazione in passato? Come puoi utilizzare questo nuovo approccio in quante più esperienze possibili durante la giornata? Scrivi nel tuo diario le tue consapevolezze di oggi in seguito all’uso della matita per comprendere la realtà.

Raccomandazione del giorno:

Il film The Lake House – La casa sul lago del tempo (2006) – voglio dire che è una storia d’amore impossibile. È così bello vedere come ciò che è logicamente impossibile, diventa possibile quando sai che tutto viene da te: un amore che va oltre il tempo e lo spazio.

Affermazione del giorno:

 

Creo la mia realtà con gioia

Dorela iEPAN

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