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La Relazione Perfetta – 28 giorni di viaggio verso l’amore 🇮🇹

Il Libro

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Giorno 4 – Gratitudine

 

La vita non è altro che gratitudine e amore.

Marian Rujoiu

 

Pronte per partire!

È arrivato il momento di partire. Abbiamo finito i preparativi. Te l’ho detto che sono meticolosa e solo quando avremo finito i preparativi potremo partire in viaggio. Come sarebbe andare in vacanza e quasi arrivata a destinazione pensare di aver lasciato metà dei bagagli davanti alla porta e, ancora di più, per un quarto non li avevi nemmeno preparati?! Io sono così formalista che quando vado da qualche parte, esamino visivamente l’intera casa, ogni stanza, ogni scaffale, per vedere se ci fosse qualcosa di cui potessi aver bisogno, anche se non l’avevo messo sulla lista. Non voglio finire per rimpiangere di aver dimenticato qualcosa di importante a casa. A partire da oggi puoi consultare tutti gli esercizi dei giorni precedenti e, se vuoi aggiungere qualcosa alle liste preparate, puoi farlo in qualsiasi momento. Noterai che ripeto alcuni aspetti. Ci sono cose che sento il bisogno di enfatizzare attraverso la ripetizione, perché, come mi diceva mia madre quando mi faceva scrivere 50 volte ogni nuova parola che stavo imparando in una lingua straniera, “La pratica rende perfetti”. Vuoi sapere cosa dico a mia madre nella mia mente adesso? “Grazie, mamma, le parole che ho imparato con tanta diligenza risuonano in me, e decenni dopo sono felice di padroneggiare quelle lingue.” Non esiste una definizione della perfezione per il viaggio che facciamo insieme. Io cerco una continua evoluzione. Il tuo diario è la prova della tua evoluzione. Se fino ad oggi hai letto questo libro con il pensiero che un giorno riprenderai la lettura e farai gli esercizi oggi ti dico “basta”. È meglio leggere meno spesso e concedersi il tempo per gli esercizi, che leggere senza fiato e non mettere in pratica nulla. Questo non è un libro di avventura da leggere invano per scoprirne il finale, questo libro ti aiuta a mettere le fondamenta della tua nuova vita.

Quando ho preparato per la prima volta un programma con il quale volevo apportare cambiamenti nella mia vita e nella vita di tutte le persone che hanno accettato di essere motivate ​​​​da me, ho preso un pezzo di carta, ho disegnato idee su cosa fare, le ho ordinate e organizzate, in modo che io sentissi che ci sia un significato in tutto ciò che faccio. A volte penso che tutti i passi siano ugualmente importanti e dovrei dire tutto in una volta. Ma l’esperienza mi ha mostrato che c’è un flusso delle cose. Per avere successo è necessario seguire un sistema che contiene le istruzioni con i passi necessari che devono essere eseguiti nell’ordine corretto. Non è certamente l’unico sistema che può essere utilizzato, ma seguendo questi passi che sono stati verificati, hai la certezza di andare su una strada che garantisce il successo. Spero che tu non stia pensando in questo momento all’idea che sta attraversando adesso la mia mente, i maestri ti dicono di non andare sulla strada battuta dagli altri, perché è meglio ritagliarsi la propria strada nella vita. A questo proposito, ti incoraggio anch’io di fare le tue proprie scelte. In questo libro non si tratta di percorrere la mia strada, ma di usare un sistema che ti garantisca il successo sulla tua strada. Il tuo viaggio non è sulla mia strada. Io ti sto vicino per darti esattamente ciò di cui hai bisogno, esattamente quando ne hai bisogno e mi ritiro nel momento in cui sei pronta per continuare da sola.

Solo ora mi rendo conto che dall’introduzione, infatti, non ti ho parlato affatto della tua relazione. Ero così affascinata dai preparativi che ho la sensazione di averti delusa. Potresti sentirti confusa solamente adesso – a causa di questa osservazione ti starai chiedendo perché sto richiamando un argomento del genere ora.

Se non hai ancora una relazione o se la tua relazione è già una relazione in cui hai più vantaggi che svantaggi, quello che hai letto finora è stato in armonia.

Se invece la tua relazione è lontana da quella che tu vorresti come vita di coppia, ti chiedi a che cosa ti abbiano servito tutti quei preparativi, mentre a casa la situazione è sempre peggiore.

C’è una situazione in cui non devi restare ad aspettare di vedere i cambiamenti nella relazione mentre stai leggendo il libro: la violenza fisica non è qualcosa che devi sopportare e spero che tu abbia il coraggio e il sostegno per uscire da una relazione violenta. Se la vostra relazione è fredda o tesa, senza violenza fisica, potrebbe trattarsi di una relazione che va avanti così da molti anni; 28 giorni in più non saranno un’eternità per implementare il sistema proposto per questo viaggio.

Detto questo, arriviamo all’argomento di oggi, perché è ora di dirigerti verso la destinazione che hai scelto. Dopo aver analizzato bene tutti i benefici e i dolori, hai suscitato ricordi e forse hai avuto sentimenti di dubbio sul lavoro preparatorio, oggi ti propongo di seminare pace nella tua anima. Voglio che tu trovi la pace nella tua anima non solo come una semplice parola, ma quella pace che prima cercavi solo all’esterno.

Hai mai pensato che l’unica persona con cui trascorri tutta la tua vita, ogni secondo della tua vita, sei tu?

Quindi, chi dovrebbe stare con te nel bene e nel male? Ti avevo detto che l’incontro con mio marito è stato come quei incontri che trovi nelle più belle storie d’amore. Quando non stavo cercando un partner ho incontrato mio marito che mi ha sostenuta sin dal momento in cui mi ha incontrato. Sono rimasta stupita nel vedere mio marito sostenermi, conoscermi e capirmi così bene. Lo consideravo il mio pilastro. È entrato nella mia vita per sostenermi. Chiedevo a lui quello che non sapevo offrirmi da sola. Il giorno del mio primo compleanno, dopo averlo incontrato, mi ha fatto i regali e le sorprese più belle; pensavo che nessuno potesse amarmi così tanto da rendermi così felice.

Sfortunatamente, ho presto ceduto a convinzioni limitanti. Ho iniziato a diventare sempre più esigente nella relazione che, fino a poco tempo fa, vedevo incantevole. Poiché non potevo credere di far parte di una relazione così bella, ho iniziato ad avere dubbi su ciò che stavo vivendo. I pensieri negativi si sono precipitati dentro di me, e così ho creato un’illusione della relazione che volevo, combinata con la delusione per le mie aspettative incorporate in quell’illusione. Ho iniziato a criticare mio marito, pensavo che non mi sostenesse più. Ero furiosa perché mi sentivo come se la terra mi sfuggisse e non riuscivo più a stare in piedi. Un giorno, quando mi ha detto che non poteva sostenermi, che la mia felicità non doveva dipendere dalla qualità della nostra relazione, mi sono sentita a pezzi. Come mi poteva dire una cosa simile proprio lui, che era stato il mio pilastro, che mi aveva aiutato dal momento in cui mi aveva conosciuta e mi era stato vicino nel bene e nel male?! Ho analizzato a lungo le sue parole e ho finito per essere d’accordo con lui. Lui non deve essere il mio pilastro. In quel momento è nato un altro forte smarrimento: se la mia felicità dovesse essere indipendente dal rapporto con lui, a che serve una relazione tra un uomo e una donna? La risposta non ha tardato ad apparire in varie forme, mostrandomi così che se io sono il pilastro di me stessa, lui diventa la mia rete di sicurezza. La mia felicità di oggi non dipende dalla mia relazione di ieri con mio marito, però la mia felicità di oggi, crea la qualità della mia relazione di domani.

Anche se non andavo spesso in chiesa, mi piaceva pregare a Dio e osservavo attentamente le risposte che mi dava. Quando stavo valutando la mia relazione matrimoniale, anche se avevo già due meravigliosi figli con mio marito, mi chiedevo quanto fosse utile per me parlare con ogni mia amica della mia relazione. Ho capito che parlare della mia relazione non aiuta. Nel migliore dei casi, passo ore ed ore a ripetere una storia, la mia versione, e comunque sentivo come se stessi spettegolando su mio marito. Non volevo fare questo.

Anche se dicevo a me stessa che non lo amavo più, ero grata per i meravigliosi bambini che abbiamo e sapevo che non era un uomo cattivo. La sua bontà sin dal momento in cui l’ho conosciuto non poteva essere cancellata dal mio cuore. Dopo aver pregato, ho chiamato un’amica intima che, nonostante avesse grandi difficoltà nel suo matrimonio, è diventata un esempio di armonia e amore, dimostrandomi che l’amore vince anche le sfide più grandi. È stata lei la risposta alle mie domande. Era ed è un angelo mandato da Dio per illuminarmi quando sono su strade oscure. La risposta ricevuta da lei è stata: “annota ogni giorno 10 ragioni di gratitudine per tuo marito”. “Fare cosa??? Non apprezzo niente di lui in questo momento.” “Ma sì!”, è stata la sua risposta. “Puoi essere grata perché lava i piatti, torna a casa, cucina, parla dolcemente, persino il fatto di lavarsi i denti o farsi la doccia, per non parlare del trascorrere del tempo di qualità con i bambini. Puoi inoltre essere grata per i bambini che hai, le vacanze passate insieme, le avventure e molte altre grandi esperienze. Puoi essere grata per le cose che ha fatto oggi o in passato.” Non pensavo che scrivere 10 biglietti di ringraziamento ogni giorno mi avrebbe aiutata. Dopo solo un mese mi sentivo come se mi stessi innamorando di mio marito e stavo iniziando a vedere le scintille anche nei suoi occhi. Dopo anni di ricerca dei segreti dell’armonia di coppia, in appena un mese ci innamoravamo e apprezzavamo sempre di più. Sentivo la rabbia svanire, stava perdendo il suo significato. Era diventata inutile.

Noi, le donne, amiamo essere molto critiche. Non è certo vero per tutte le donne, quindi parlo di me stessa, ho visto le critiche venire soprattutto dal lato femminile. Quando vedo una donna che critica e un uomo che la guarda con calma (Perché non tutti gli uomini si arrabbiano e reagiscono), immagino al posto della donna un cagnolino, un chihuahua tenuto per il collo dall’uomo; può abbaiare tranquillamente, non fa male a nessuno. Il cucciolo non fa male, ma la donna non è vista dall’uomo da questa prospettiva. Fortunatamente, non è colpa degli uomini se le donne li criticano. Considera che tuo marito fa bene 9 cose su 10. Tu arrivi e inizi a criticarlo per quello che sta facendo di sbagliato. L’uomo dice: “ma amore mio, guarda tutto ciò che ho fatto bene”. In questo momento sembra come se tu prendessi forza, gli mostri come nulla di ciò che ha fatto bene conta, tutto perisce davanti all’errore. Poi l’uomo si dice: “se 9 cose buone su 10 non contano perché un errore annulla gli altri, probabilmente non devo fare più nulla, verrò comunque criticato”. Questo breve esempio può spiegare perché gli uomini smettono di essere coinvolti nelle attività familiari con il passare degli anni. Non è una regola, ma se fosse il tuo caso, è un segnale rosso relativo alle tue critiche. Energeticamente, nel momento in cui pensi, dici o fai qualcosa a bassa energia devi pensare, dire o fare altre 10 cose ad alta energia per compensare lo squilibrio creato. Come puoi compensare ogni critica fatta a tuo marito nel corso degli anni della tua relazione? Pensi che un’altra critica lo avvicinerà a te, più pieno di amore?

Nel momento in cui inizi a scrivere nel tuo diario almeno 10 motivi per cui apprezzi il tuo partner, ti ricordi che lui conta nella tua vita, che ci sono ancora aspetti che ami, anche se fanno parte del passato. Scrivere nel diario non significa dirgli quello che scrivi. Il tuo comportamento cambierà e lui lo noterà, senza sapere cosa abbia causato il cambiamento. Se la vostra relazione fosse tesa, ci fosse una distanza fisica o emotiva, all’inizio non ci saranno risultati visibili. Quando pianti un seme nel terreno, aspetti qualche giorno prima di vederlo germogliare. Il cambiamento arriverà nel tempo e sarà nella tua anima. Quando senti odio, rabbia o risentimento verso qualcuno nella tua anima, l’unica persona ferita sei tu. Immagina che l’odio, la rabbia o il risentimento siano immagazzinati in un carbone ardente che tieni in mano e che tu vuoi gettare verso la persona a cui sono diretti i sentimenti. Chi è ferito dal carbone: la persona che odi o la tua mano dal carbone ardente?

Le buone abitudini si creano con gentilezza e pazienza. Se oggi ti dicessi tutti gli esercizi che farai lungo la strada, fermeresti il ​​viaggio e penseresti che la tua vita va bene così com’è. Non devi fare niente di più di quello che sei disposta a fare in questo momento. I consigli che ti do sono per incoraggiarti in ogni fase del percorso ad agire. Ti incoraggio davvero a impostare un allarme per il tempo che vuoi dedicare a te stessa in questo viaggio, e allo scadere del tempo deciderai se volessi continuare o se fosse abbastanza per la giornata.

Anch’io ho iniziato con questi 10 ringraziamenti scritti in un diario. All’inizio li scrivevo la sera, gradualmente li ho spostati al mattino, facendo parte della mia routine mattutina. Quando scrivevo la sera sul mio diario mi sentivo stanca, ero alla fine di una giornata già impegnativa. Ho iniziato ad alzarmi la mattina prima di tutti gli altri, per stare da sola e mi godevo la mia privacy. Anche se ti consiglio di scrivere queste gratitudini la sera prima di andare a letto o la mattina subito dopo il risveglio, non ti auto sabotare dicendo che non puoi farlo né la sera e né la mattina. Scegli un momento della giornata in cui puoi avere cinque minuti con te stessa e scrivi dieci motivi per cui sei grata al tuo partner nel tuo diario.

Questo passo è per te anche se non hai ancora una relazione. Scegli dieci persone a cui sei grata, scrivendo un motivo di gratitudine per ciascuna o due o tre persone a cui sei grata per diverse cose, in modo che in totale tu abbia almeno dieci motivi di gratitudine. Puoi iniziare con i tuoi genitori, anche se non sono più in vita. Potrebbero essere le persone che hai incontrato oggi e ti hanno aiutata, potrebbero essere anche le persone che non vedi, ma grazie alle quali la tua vita è una vita confortevole. Io ringrazio, ad esempio, tutti gli autisti che guidano con prudenza affinché io possa raggiungere la mia destinazione in sicurezza. Potrebbero esserci anche persone che ti hanno aiutata molto in passato, anche se non sono più in vita. Scrivere le gratitudini è solo il primo passo oggi.

Oggi è un grande passo verso la pace interiore. Dato che l’esempio che voglio illustrare è molto ben presentato nell’originale, ti invito a scoprire uno dei metodi più semplici per ottenere il massimo dalla vita. È una storia condivisa dal Dr. Joe Vitale nel suo libro “Zero limits“. Joe Vitale racconta la storia di un terapeuta hawaiano, di nome Ihaleakela Hew Len, che ha curato tutti i criminali malati di mente ricoverati all’ospedale statale delle Hawaii senza vederli, senza consultarli e senza prescrivere loro medicine. Dr. Hew Len ha lavorato solo su se stesso e i pazienti si sono curati.

Ecco un estratto dal libro “Zero limits”:

“Dr. Len mi ha spiegato che la responsabilità totale per la nostra vita significa che assolutamente tutto quello che esiste nella tua vita – per il semplice fatto che quella cosa è nella tua vita – è la tua responsabilità. Il mondo intero è una nostra creazione, letteralmente. Wow! È un’affermazione difficile da digerire. Essere responsabili di ciò che dico o faccio è una cosa. Assumersi la responsabilità di ciò che chiunque altro nella mia vita dice o fa è un’altra cosa.

Tuttavia, questa è la verità: se prendessi la piena responsabilità della tua vita, qualsiasi cosa tu veda, ascolti, assaggi, tocchi o sperimenti in qualsiasi modo è tua responsabilità perché è nella tua vita.

Ciò significa che il terrorismo, il presidente, l’economia nazionale o qualsiasi esperienza con la quale ti confronti e che non ti piace dipendono da te per guarirli. Non esistono oggettivamente, ma sono proiezioni che vengono da dentro di te. Non sono loro il problema, lo sei tu. Per cambiarle, devi cambiare te stesso.

So che questa cosa è difficile da capire, tanto più da accettare o vivere nella vita di tutti i giorni. Incolpare è molto più facile che accettare la piena responsabilità. Mentre parlavo con il dottor Hew Len, ho iniziato a rendermi conto che guarire per lui attraverso l’ho’oponopono significa amare te stesso. Se vuoi migliorare la tua vita, devi guarire la tua vita. Se vuoi guarire qualcuno, anche un criminale malato di mente, lo fai guarendo te stesso. Il Dott. Len mi ha detto che non ha mai incontrato o visto i pazienti, ma ha semplicemente guarito quella parte di lui che li ha creati. Ho chiesto al Dott. Len come cura se stesso, come cambia se stesso.

“Continuo a ripetere

«Mi dispiace.

Ti prego, perdonami.

Grazie.

Ti amo.»”,

mi ha detto. Solo quello? Solo quello.

Amarsi è il modo migliore per guarire. Guarendo te stesso, guarisci il mondo in cui vivi.”

Conoscevo da anni la tecnica dell’Ho’oponopono, l’avevo praticata in passato con risultati incredibili e la tiravo fuori dalla naftalene, dalla memoria, ogni volta che sentivo che potesse essermi utile. Fino all’anno scorso non credo di aver realizzato davvero il suo potere. Solo allora ho sentito quanto profondamente calma un’anima turbata.

A differenza della maggior parte delle tecniche consigliate quando si desidera modificare il proprio stato interiore, questo mantra non richiede affatto la tua attenzione, non hai bisogno di provare un’emozione specifica, puoi esercitarti mentre svolgi qualsiasi attività. Per esempio: quando cammini per strada puoi dire una riga del mantra ad ogni passo, quando lavi i piatti o pulisci la casa puoi ripeterlo nella tua mente. Non è necessario credere in questa tecnica perché funzioni. Basta ripeterla per tutta la giornata. Anche se riesci a pensare a una certa persona o situazione, anche a te stessa, non è necessario che la tua attenzione sia concentrata su qualcuno o qualcosa. Ripetendo le frasi del mantra ti regali la pace interiore, permetti alla tua vibrazione di aumentare e noti la guarigione dentro e fuori.

Inizia la giornata con Ho’oponopono, la mattina quando ti svegli dì a te stessa «Mi dispiace. Ti prego, perdonami. Grazie. Ti amo». Puoi persino ascoltare delle registrazioni di YouTube di questo mantra, puoi pronunciare le parole in un ordine diverso se lo desideri. C’è così tanta flessibilità in questa tecnica che dubiti dei suoi effetti positivi. Se hai avuto la pazienza di leggere fin qui e vuoi scoprire cosa ti aspetta nei prossimi giorni, penso che prenderai la decisione, almeno come ho fatto io quando ho ricevuto il consiglio di scrivere ringraziamenti per mio marito, di dire a te stessa, “Non credo in quello che scrivi qui, ma siccome mi fido di te, lo farò per te“. Dopotutto, questo libro è nato perché sono la prova vivente che i passi che ti raccomando funzionano.

Oggi è il giorno in cui hai deciso di agire. Finora hai reagito, e da oggi dici “basta” al passato. Se tutto ciò che hai fatto finora ti avesse portato del bene nella vita, oggi ti godresti la relazione più proficua con tuo marito e non saresti con questo libro tra le braccia. Se quello che hai fatto finora non ha funzionato come volevi, è il momento di cambiare l’approccio.

Da oggi pianta la pace nella tua anima. Scegli la gratitudine e l’Ho’oponopono. Ti sfido che se ti capitasse di avere situazioni conflittuali, invece di rispondere o reagire come avresti fatto in passato, di ripetere a te stessa «Mi dispiace. Ti prego, perdonami. Grazie. Ti amo» mentre guardi come la situazione si calma. Ricordati: lui non ti infastidisce, non ti fa star male. La tua reazione è strettamente correlata a te, se tu stai bene con te stessa, il suo comportamento non ti può influenzare negativamente.

Una delle testimonianze più belle ricevute da una mia cliente è stata la sua trasformazione quando andava a fare la spesa. Era un fascio di nervi, sfogava le sue frustrazioni sui commessi dei negozi o sulle persone davanti a lei in fila al supermercato. Imparando la tecnica dell’Ho’oponopono, arrivò a provare piacere nel poter stare in fila e ripetere il mantra con buoni pensieri alla cassiera e ad altre persone.

 

 

Gli esercizi del giorno 4:

□ Metti da parte almeno 5 minuti durante la giornata per ricordarti di ripetere questo magico mantra: TI AMO. MI DISPIACE. PERDONAMI, TI PREGO. GRAZIE. Il tempo dedicato alla ripetizione di questo mantra può essere distribuito nell’arco della giornata.

□ Scrivi almeno 10 motivi di gratitudine per il tuo partner e/o 10 motivi di gratitudine per le persone con cui hai interagito oggi o in passato, scrivendo almeno un motivo di gratitudine per ogni persona.

Rileggi l’intenzione stabilita il primo giorno affinché ogni giorno tu possa ricordare quale fosse l’obiettivo per questi 28 giorni; scorri visivamente gli elenchi di benefici e dolori.

Sfida del giorno:

Trascorri qualche minuto la sera, prima di andare a letto rivivendo la giornata di oggi e valutando il tuo livello di energia. Come ti sei sentita, coltivando la gratitudine nel tuo cuore?

Scegli uno dei motivi di gratitudine per il tuo partner e permettiti di sentire dal profondo del tuo cuore l’amore per ciò che ha suscitato la tua gratitudine.

Raccomandazione del giorno:

Il film War room – Le armi del cuore (2015) racconta la storia di una donna che affronta il fallimento del suo matrimonio. Lei incontra una signora che le fa conoscere il cammino verso una vita vissuta nella gratitudine. Le trasformazioni subite dal personaggio principale superano le sue aspettative iniziali.

Affermazione del giorno:

Sono felice perché posso dire grazie

 

Grazie perché posso essere felice

Dorela iEPAN

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